La rubrica “Poeta Metropolitano” è uno spazio virtuale dedicato ai poeti emergenti. Ogni mese raccogliamo opere degli autori, pubblicandoli nella rubrica per sostenere la diffusione della poesia contemporanea.
In questo numero vi presentiamo Vincenzo Schiano Lomoriello. Buona lettura
Vincenzo Schiano Lomoriello, nato a Napoli il 12/04/1980.
Scrivo poesie da sempre, ho pubblicato due libri con le mie raccolte. Sono cardiologo, marito, padre. Vivo in provincia di Napoli, a Monte di Procida.
CORONA DI SPINE
Sotto lo stesso presente
milioni di teste pensanti
un essere quasi vivente
ci ha fatto sentire impotenti
Fonti di umani sospetti
vacillano le precauzioni
presi dal panico e matti
rifiutano vaccinazioni
Politici nei comitati
temiamo complotti di stato
niente consigli o scienziati
potere disorganizzato
l’invisibile vince il visibile
per crescere impara chi c’è
ma parla chiunque sia abile
con vuota pienezza di sé.
—
QUELL’INEVITABILE DOLORE
In un equilibrio sottile tra la voglia di gridare,
il desiderio di allontanare tutti e il silenzio,
nel rispetto della sensibilità altrui,
il mio corpo agisce d’istinto
per sopravvivere al dolore
ma riesce a trovare un solo modo elegante
per uscirsene e lo fa piangendo.
Una lacrima non spegne il dolore,
una lacrima non colma l’assenza.
Una lacrima è il grido silenzioso e inarrestabile
di quell’inevitabile dolore.
Una lacrima rende umano ogni dolore,
senza insegnare all’uomo come fare
per evitarlo, sopportarlo o alleggerirlo.
Una lacrima non può cambiare il passato
anche se basterebbe ricordarlo male
per illudersi di essere sempre stati felici.
—
LE PAROLE CHE NON DICO
Le parole che non dico
sono parole che non dimentico,
sono pensieri che mi consumano.
Le parole che non dico
mi definiscono come uomo,
mi temprano il carattere.
Le parole che non dico
fanno spessore e fanno rumore,
ma solo per chi sa ascoltare.
Le parole che non dico
spesso passano inosservate,
ma sono più belle delle parole che dico.
Le parole che non dico
mi insegnano a diventare chi voglio,
mi difendono da chi non voglio.
Le parole che non dico
hanno un grande valore,
valgono quanto me o anche più di me.
Le parole che non dico
sono parole che vorrei dire
ma che si fermano
per non andare sprecate,
per non essere fraintese,
per non danneggiare chi ascolta,
per la prossima volta,
in attesa che ne valga la pena.